Noce moscata
NOMI
NOME COMUNE: Noce moscata
NOME SCIENTIFICO: Myristica fragrans Houtt
FAMIGLIA: Myristicaceae
NOMI POPOLARI: Noce moscata, Myrisitica, Macis
NOMI STRANIERI:
- (Eng) Nutmeg, Nutmeg tree
- (Fra) Noix de muscade, Muscardier
- (Ger) Muskatnussbaum, Muskat
- (Esp) Nuez moscada
DESCRIZIONE E STORIA
DESCRIZIONE BOTANICA
- Portamento: albero sempreverde che può raggiungere un’altezza di 5-10 metri ma che occasionalmente raggiunge anche i 20 metri di altezza.
- Foglie: alterne, con piccioli di 1 cm, lunghe 5-15 cm e larghe dai 2 ai 7 cm.
- Fiori: l’ibisco è una pianta dioica, cioè che porta i fiori “femminili” e quelli “maschili” in piante diverse. Sono fiori a campana giallini e un po’ carnosi. I fiori maschili (che hanno gli stami) sono in gruppi da 1-10 ognuno lungo 5-7 mm, mentre i fiori femminili (che poi daranno il frutto) sono in gruppi di 1-3 ognuno lunghi fino a 10 mm.
- Frutti: drupe, all’interno del quale si trova il seme di forma ovale, da cui si ottiene la spezia. Il seme, inizialmente ha una consistenza tenera che diventa sempre più legnosa raggiungendo la consistenza della spezia che abitualmente si utilizza in cucina. Mentre la membrana rossa (Arillo) che ricopre il seme è il Macis.
ETIMOLOGIA DEL NOME/STORIA E TRADIZIONI: Il nome “noce moscata” significa “Noce di Mascate” in riferimento alla capitale dell’Oman, luogo in cui iniziò ad essere commercializzata. La specie Myristica fragrans fu descritta per la prima volta nel 1774, dal botanico olandese Martinus Houttuyn. L’epiteto “fragrans” significa “fragrante”, in riferimento al suo aroma.
NOTE: Curiosità: in India, Malesia e nei paesi arabi viene utilizzato come afrodisiaco.
DOVE SI TROVA
HABITAT: la pianta cresce in ambiente tropicale. Predilige terreni drenati e con clima umido a temperatura non inferiore a 10°C.
TEMPO E MODALITA’ DI RACCOLTA O COLTIVAZIONE: la prima raccolta si ottiene dopo 7-9 anni dall’impianto e si ottiene la piena produzione dopo 20 anni.
UTILIZZO
PARTE UTILIZZATA: Seme (senza guscio) e Arillo (Macis)
COME SI USA IN COSMETICA: sulla pelle l’olio essenziale di noce moscata si mostra un ottimo vasodilatatore e rubefacente. Utilizzato per questo motivo come ingrediente cosmetico in creme per massaggi muscolari negli sportivi.
COME SI USA IN CUCINA: la noce moscata viene utilizzata nella cucina italiana per preparare alcuni piatti sia dolci (creme, budini, ecc.) che salati (besciamella, purè, ecc.). Spezia più largamente utilizzata nelle cucine indiane e indonesiane. L’arillo che ricopre i semi viene venduto come Macis, molto utilizzato nella preparazione di bevande (tra cui la Coca-Cola e vari altri liquori).
PROPRIETA' E BENEFICI
PRINCIPALI COMPONENTI
- Seme:
- Olio essenziale: idrocarburi monoterpenici, derivati del fenilpropano (miristicina, safrolo, elemicina, eugenolo, isoeugenolo, metileugenolo, metilisoeugenolo), alcol terpenici (borneolo, acetato di bornile, linalolo, geraniolo, acetato di linalile)
- Lignani, neolignani e lipidi (trimiristina)
- Saponosidi triterpenici
- Triterpeni e steroli (sitosterolo e campesterolo
- Tannini e amido
- Macis:
- Olio essenziale: ricco in monoterpeni e derivati del fenilpropoano (miristicina, elemicina e safrolo)
- Diarilpropanoidi, lignani e neolignani (miristicanoli, fragransoli, fragransine)
- Malabariconi e lipidi (amilodestrina, acido plamitico
PROPRIETA’ SALUTISTICHE PRINCIPALI
Le principali proprietà benefiche della Noce moscata sono:
- Digestiva
- Sgonfiante (azione carminativa, ovvero che favorisce l’eliminazione dei gas intestinali)
FORME IN CUI SI UTILIZZA
Ecco alcuni utilizzi, come assumerla e la posologia.
Noce moscata polvere: 0,20-2 g al giorno, frazionati nel corso della giornata. Olio essenziale: 2-5 gocce al giorno.
Macis: 0,3-0,5 g al giorno. Queste indicazioni sono riportate a puro scopo informativo. Evitare il fai da te, chiedere sempre un parere medico, in quanto sono riportati parecchi casi di avvelenamento.
RIMEDIO NATURALE PER:
A cosa serve e quando usarla? Utile come rimedio naturale in caso di:
- Digestione difficile
- Aerofagia
CONTROINDICAZIONI: la noce moscata viene spesso indicata come allucinogena, chiariamo che non è velenosa in senso “letale” ma contiene delle neurotossine psicoattive che se assunta a dosi elevate può provocare questo effetto allucinogeno oltre a vertigini, vomito, cefalea, tachicardia, coma, ecc. Le allucinazioni vengono ricondotte alla presenza di 2 principi attivi: la miristicina e l’elemicina, la cui struttura chimica è molto simile a quella delle amfetamine di sintesi, anche se i suoi effetti sono più vicini ad un’altra droga: LSD. Per evitare questi effetti collaterali si consiglia solo l’uso moderato in cucina oppure l’assunzione in integratori notificati sotto il controllo medico. Utilizzare con cautela in cucina: la dose di 1 noce moscata (5 grammi) può provocare avvelenamento, la dose massima giornaliera di polvere di noce moscata è di 0,20-2 g. Evitare l’associazione con psicofarmaci.
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