Senna

NOMI

NOME COMUNE: Senna

NOME SCIENTIFICO: Cassia angustifolia Vahl

FAMIGLIA: Fabaceae

NOMI POPOLARI: Senna di Alessandria, Senna Tinnevelly.

NOMI STRANIERI:

  • (Eng) Senna
  • (Fra) Sènè
  • (Ger) Senna
  • (Spa) Sen

Cassia Angustifolia Senna erba officinale, foto e immagini

DESCRIZIONE E STORIA

DESCRIZIONE BOTANICA

  • Portamento: piccolo arbusto da 60 cm a 2 metri di altezza con fusto legnoso e ramificato alla sommità.
  • Foglie: lanceolate e coriacee, di colore verde pallido-giallo.
  • Fiori: gialli, riuniti in infiorescenze all’apice della pianta.
  • Frutti: baccelli piatti, simili a pergamene.

ETIMOLOGIA DEL NOME/STORIA E TRADIZIONI: il nome popolare senna deriva da Sennar, regione della Namibia sul corso inferiore del Nilo azzurro, luogo dove la pianta pare abbia avuto origine. Sembra che questa pianta fosse sconosciuta ai Greci ed ai Romani ma che il suo uso sia stato introdotto dagli Arabi, i quali le attribuivano molte virtù terapeutiche tanto che la descrivevano così: “procuratevi della Senna che sarà per voi rimedio d’ogni male, salvo che per la morte”. Solo successivamente furono segnalate le proprietà lassative di questa erba officinale e la senna così iniziò a far parte di vari ricettari medioevali e delle farmacopee ufficiali, entrando nella composizione delle più celebri pozioni purgative come ad esempio il catolicon.

NOTE: a scopo officinale si utilizza anche la Cassia senna L. (Cassia acutifolia), la cui composizione è molto simile alla Cassa angustifolia. Le differenze sono più di ordine quantitativo che qualitativo. A volte vengono impiegate miscele delle due piante.

DOVE SI TROVA

HABITAT: la Cassia angustifolia è originaria dell’Asia ma vive allo stato spontaneo anche in Somalia, mentre la Cassia senna è originaria dell’Africa tropicale e del Sudan. Entrambe crescono nei climi caldi e secchi.

TEMPO E MODALITA’ DI RACCOLTA O COLTIVAZIONE: si raccolgono le foglie ed i frutti, eliminando i semi.

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UTILIZZO

Ecco a cosa serve e come usare la Senna dal punto di vista cosmetico ed erboristico.

PARTE UTILIZZATA: foglie e frutti.

COME SI USA IN COSMETICA: non utilizzata.

COME SI USA IN CUCINA: non utilizzata.

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PROPRIETA' E BENEFICI

PRINCIPALI COMPONENTI

  • Eterosidi antrachinonici (3-6%): sennosidi a, sennosidi b. Sono considerati dei pro-farmaci in quanto di per sé non sono le sostanze attive. Una volta arrivate nell’intestino vengono infatti idrolizzate liberando la forma attiva (rein-antrone) che stimola la peristalsi e inibisce l’assorbimento di acqua, sodio e cloro, e la secrezione di potassio nel lume intestinale.
  • Flavonoidi
  • Mucillagini
  • Fitosteroli, derivati naftalenici

PROPRIETA’ SALUTISTICHE PRINCIPALI

Le principali proprietà benefiche della Senna sono:

  • Lassativa, purgante drastica (a seconda della dose)

FORME IN CUI SI UTILIZZA

Ecco alcuni utilizzi e la posologia.

Tisana: mettere 1 cucchiaio di erba secca in una tazza di acqua calda e lasciare in infusione per 10 minuti circa. Filtrare e bere 1-2 tazze al giorno. Se si desidera un’azione meno irritante la tisana può essere preparata ponendo le foglie in acqua fredda e lasciandole macerare per 10-12 ore. In questo modo infatti le sostanze responsabili dei crampi a livello gastroenterico vengono estratte in minor quantità.

Tintura Madre (Soluzione Idroalcolica): 30 gocce, 2 volte al giorno preferibilmente lontano dai pasti, sciolte in po’ d’acqua.

Estratto secco titolato in eterosidi antrachinonici espressi in sennosidi B min. 2,2%: 100-200 mg al giorno, preferibilmente in un’unica assunzione serale.

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RIMEDIO NATURALE PER:

A cosa serve? Utile come rimedio naturale per:

  • Stitichezza atonica e acuta
  • Preparazione per esami intestinali strumentali

CONTROINDICAZIONI: per quanto riguarda gli effetti collaterali, può provocare spasmi a livello intestinale e diarrea. Si consiglia di non utilizzare la Senna per un periodo superiore agli 8-10 giorni in quanto l’uso prolungato e in quantità eccessive, per il suo meccanismo d’azione, può causare gravi irritazioni gastro-intestinali, perdita di elettroliti e assuefazione con ipomotilità intestinale fino ad arrivare all’atonia. E’ controindicato l’uso nei bambini al di sotto dei 12 anni, in gravidanza, durante l’allattamento ed in caso colite ulcerosa e diverticolite. Può interagire con farmaci anti-aritmici e diuretici.

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